✨
CERCHI DI PACE – UNIVERSITÀ INTERIORE DI RAJA YOGA BHAKTI
Domenica 14 dicembre 2025
La saggezza della quiete: la meditazione come casa dell’anima
🌊
Apertura – La quiete che resta
Ci sono giorni in cui il mondo sembra chiedere meno rumore.
Non perché tutto sia risolto, ma perché l’anima ha bisogno di tornare a casa.
La quiete non è assenza di vita.
È assenza di dispersione.
È quello spazio interiore in cui smettiamo di difenderci, di rincorrere, di spiegare chi siamo.
Nella quiete, l’uomo non si costruisce:
si ricorda.
Ed è proprio questo il filo sottile che attraversa i Murli di questi giorni, le meditazioni, le riflessioni psicospirituali, e le grandi tradizioni del cuore:
la pace non si conquista, si abita.
Murli:
🕊️
1. Murli del 13 dicembre – L’anima che non ha biografia
Il Murli del 13 dicembre ci offre un’immagine potentissima:
Dio è l’unica Anima senza biografia .
Tutto ciò che è umano ha una storia, un prima e un dopo, ferite e conquiste.
Ma il Padre Supremo — chiamato Shiv Baba nelle Brahma Kumaris — non entra nella storia:
la illumina.
Questo cambia tutto.
Se Dio non ha biografia, allora il nostro rapporto con Lui non è fatto di ricordi, ma di presenza.
Non è nostalgia, è contatto.
Non è emozione, è stabilità.
È qui che la meditazione diventa casa:
un luogo interiore dove l’anima può riposare senza dover raccontare nulla di sé.
🌿
2. Murli del 14 dicembre – Tornare alla posizione dell’osservatore
Il Murli di oggi invita con decisione a una pratica semplice e radicale:
smettere di vivere dentro il rumore della mente .
Viene detto chiaramente:
quando l’anima dimentica la propria natura, diventa pesante;
quando ricorda chi è, diventa leggera.
La leggerezza non è superficialità.
È libertà dal bisogno continuo di reagire.
Questo insegnamento dialoga profondamente con la saggezza cristiana della contemplazione e con la filosofia laica dell’osservazione:
guardare senza essere trascinati.
La quiete educa perché ci restituisce dignità interiore.
🌙
3. Murli serale – La pace come servizio silenzioso
Nel Murli serale del martedì emerge un tema delicato e attualissimo:
la pace personale è già servizio .
Non tutto il servizio è visibile.
Non tutto deve essere spiegato.
Un’anima stabile, pacificata, non reattiva,
è come una stanza fresca in una casa d’estate:
chi entra, respira meglio.
Questo è un punto chiave anche nella spiritualità cristiana:
beati i miti, non perché vincono, ma perché non avvelenano il mondo.
🌱
4. Dall’ascolto all’esperienza – Fulvia Spirito
Gli esercizi proposti da Fulvia ci accompagnano in modo molto concreto verso questa stessa verità:
la quiete non si ottiene con lo sforzo, ma con l’ascolto .
La sfiducia, dice Fulvia, non è un difetto morale:
è una fatica dell’anima.
E la cura non è convincersi, ma rientrare.
Rientrare nel corpo, nel respiro, nella presenza.
È qui che meditazione e psicologia si stringono la mano:
entrambe non chiedono di cambiare chi siamo,
ma di smettere di fuggire.
🕉️
5. NUOVA SEZIONE FISSA DOMENICALE
Il Mantra del Ricordo – Bhagavad Gita 18.65
Da oggi, ogni domenica, Cerchi di Pace inaugura una sezione fissa dedicata a una pratica essenziale, semplice, universale.
📿
Mantra
Man-manā bhava mad-bhakto
(Bhagavad Gita 18.65)
Man-manā bhava – Pensa sempre a Me
Mad-bhakto – Diventa mio devoto
Mad-yājī mām namaskuru – AdoraMe e offrimi omaggio
Mām evāsyasi – Così verrai certamente a Me
🔍
Significato profondo
Questo verso non chiede fuga dal mondo.
Chiede ricordo nel mondo.
Nella Bhakti, è l’invito all’amore costante.
Nelle Brahma Kumaris, diventa la pratica del ricordo continuo del Padre Supremo, attraverso il Murli, la meditazione, la vita quotidiana.
Non è ripetizione meccanica.
È orientamento della coscienza.
🕊️
Invito alla pratica
Ogni giorno, anche solo per pochi minuti:
-
siediti in silenzio
-
porta l’attenzione al cuore o al punto tra le sopracciglia
-
ripeti interiormente, con dolcezza:
Man-manā bhava mad-bhakto
Non per ottenere qualcosa.
Ma per restare.
Questa è la via della liberazione nella Gita.
Ed è la via della pace nelle Brahma Kumaris.
🌸
6. La meditazione come casa dell’anima
Quando il ricordo diventa stabile,
la meditazione non è più una tecnica.
Diventa una casa.
Una casa dove tornare quando il mondo è troppo rumoroso.
Una casa senza giudizio.
Una casa luminosa.
Ed è forse questo il dono più grande della spiritualità autentica:
non promettere paradisi lontani,
ma insegnare a dimorare.
📜
7. Bhagavad Gita – Sigillo della Domenica
Bhagavad Gita 18.65
“Pensa sempre a Me, diventa mio devoto… così verrai certamente a Me.”
Non come premio.
Ma come naturale conseguenza del ricordo.
🌿
8. Uddhava Swami
“La mente che ricorda il Divino diventa spontaneamente gentile.”
Approfondimenti:
-
Insegnamenti
https://ai.studio/apps/drive/1n3B6LlNk3O6MRwFn-OeBYYhmyKdRKGCS?fullscreenApplet=true
-
Tempio Digitale
https://ai.studio/apps/drive/1J4ZShIYG2Xl_mFMHO86v0RlRdQcSyf5d?fullscreenApplet=true
-
Santuario Virtuale
https://ai.studio/apps/drive/1AOCmBOBZN_vh8k3YLW3sk0GaiXoFnK46?fullscreenApplet=true
🌬️
Chiusura – Restare nella quiete
In questa domenica d’inverno,
mentre la città rallenta e il mare trattiene il fiato,
forse non serve fare di più.
Forse basta ricordare.
Ricordare chi siamo.
Ricordare a Chi apparteniamo.
Ricordare che la pace non è un obiettivo,
ma una dimora interiore sempre aperta.
Om Shanti.

Commenti
Posta un commento