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I Magi in viaggio verso Betlemme, Carmelina Rotundo Auro



Qui sotto link a I Magi partirono, una poesia tratta dal volume “A tutti coloro… io dedico”, pubblicato nel 1978 da Cultura Editrice, una casa editrice che oggi non esiste più. Il libro è ormai raro e può essere consultato soltanto in prestito presso alcune biblioteche fiorentine, in particolare al Gabinetto G.P. Vieusseux.

Questo testo nasce all’interno di È gioia, un racconto autobiografico nel quale ripercorro la mia vita attraverso un gesto semplice e antichissimo: il presepio. Non come oggetto decorativo o tradizione da calendario, ma come linguaggio dell’anima, come mappa interiore.

Fare il presepio, per me, è sempre stato un atto narrativo. Ogni figura, ogni spazio, ogni distanza tra i personaggi racconta un passaggio, una scelta, un’attesa. Scrivo soprattutto dei presepi fissi, quelli che non si smontano, che restano lì tutto l’anno, come certe domande essenziali che non chiedono risposte immediate ma presenza costante.

I Magi partirono è parte di questo cammino: un viaggio che non è solo biblico o simbolico, ma profondamente umano. È il racconto di chi parte senza sapere esattamente cosa troverà, guidato più da una luce interiore che da una mappa. Come accade nella vita, quando si segue ciò che chiama, anche se non ha ancora un nome.

Condividere oggi questa poesia significa riaprire una porta: verso la memoria, verso la lentezza, verso un Natale che non è consumo ma attraversamento. Un invito, forse, a riscoprire il presepio non come tradizione immobile, ma come racconto vivo, capace ancora di parlarci.

Carmelina Rotundo Auro

i Magi partirono, E' Gioia, Fare il Presepe, clicca qui

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