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Due serate, una sola atmosfera: L’Ora Felice di dicembre su K-Radio



Ci sono momenti in cui la radio smette di essere solo una voce in sottofondo e diventa uno spazio di ascolto vero, quasi una stanza comune dove le persone si incontrano senza fretta.
Le due puntate de L’Ora Felice andate in onda su K-Radio Nazionale il 5 dicembre e il 17 dicembre 2025 sono state esattamente questo: due serate diverse, ma unite da un unico filo rosso fatto di memoria, parole, poesia, pensiero civile e umanità condivisa.

5 dicembre 2025 – L’Ora Felice di Carmelina: libri, poesia e memoria viva

La prima serata, condotta da Carmelina Rotundo Auro, ha avuto come protagonista Maria Patrizia Calabrese, bibliotecaria, studiosa, poetessa discreta e profonda.
È stata una puntata intima, quasi sospesa, dedicata al valore della cultura come esperienza vissuta, non come accumulo di nozioni.

Attraverso il racconto della sua vita professionale alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Maria Patrizia ha restituito l’immagine di un mondo in cui il libro non era solo oggetto, ma incontro umano, relazione, ricerca condivisa.
Le sue poesie – dal delicato Mare d’inverno fino ai versi dedicati ai libri – hanno aperto finestre emotive che raramente trovano spazio nei media veloci di oggi.

Accanto a lei, Giuseppe Tocchetti, matematico e intellettuale curioso, ha intrecciato riflessioni sul rapporto tra sapere, tecnologia e intelligenza artificiale, ponendo domande vere, mai banali:
che cosa resta dell’umano quando il sapere diventa automatico?
dove nasce la creatività, se non più nell’esperienza diretta?

La puntata del 5 dicembre è stata, in sostanza, un inno silenzioso alla lentezza, alla profondità, alla bellezza delle cose semplici: una radio che non corre, ma accompagna.

17 dicembre 2025 – L’Ora Felice di Massimiliano: la lettera a Babbo Natale (per adulti)

Completamente diversa, ma complementare, la puntata del 17 dicembre, condotta da Massimiliano Deliso, con il tema suggestivo e solo apparentemente ingenuo della letterina a Babbo Natale.

Non un gioco nostalgico, ma un esercizio serio di immaginazione civile.
Massimiliano ha aperto la serata leggendo una lettera che era insieme personale e collettiva: una riflessione lucida sull’Italia di oggi, sulle fratture generazionali, sulla stanchezza sociale, sul bisogno di ascolto e responsabilità.

Intorno a questo spunto si sono alternate le voci di Carmelina, Giuseppe Tocchetti, Elisa Merena, Massimiliano Silvestri, Maria Patrizia Calabrese e Renzo Samaritani Schneider, componendo un mosaico sorprendente di pensieri e sensibilità diverse.

È emersa un’idea potente:

forse Babbo Natale oggi non è qualcuno che porta doni, ma quella parte di noi che non ha smesso di credere nel futuro.

Si è parlato di giovani e adulti, di politica urlata e di silenzi necessari, di tecnologia e di cura, di arte come resistenza quotidiana.
E soprattutto di una cosa semplice e rivoluzionaria: continuare a farsi domande, invece di accontentarsi di risposte facili.

Due puntate da riascoltare (e custodire)

Riascoltate oggi, a distanza di giorni o mesi, queste due puntate funzionano come tracce di memoria.
Non sono legate all’attualità immediata, ma a qualcosa di più profondo: il bisogno di comunità, di parola condivisa, di senso.

👉 Entrambe le puntate sono disponibili in ascolto su SoundCloud e possono essere riascoltate liberamente da chiunque lo desideri:
🔗 https://on.soundcloud.com/eLOlQLo2iv3Jc3Aeul

Per chi ama una radio che non intrattiene soltanto, ma accompagna, L’Ora Felice resta uno spazio raro.
Un’ora (a volte venti minuti, a volte di più) in cui essere semplicemente umani, insieme.



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