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di Giuseppe Tocchetti UN BRIVIDO

                                                  









UN BRIVIDO



Nel mentre proseguo con passo lento per poter godere di tutto ciò che mi circonda, il verde del prato, il color rame delle foglie ,per la  quiete invernale, il garbato suono del Naviglio,che porta le sue acque con un lento ma confortevole scivolare ,rallegrato dall’echeggiare qua-qua  dei germani , verso Cascina de’ Pomm ,un brivido mi ha scosso per ciò che potrebbe accadere, nel prossimo futuro ,a me come ad altri .

L'accumulo iterativo di immagini che ci pervengono da ogni dove e che noi eseguiamo periodicamente così da generare un agglomerato vasto di informazioni.

Il quesito è: in che modo e in che misura riuscirò a rivederle o  a ritrovare quelle  che avevano creato un sentimento, un'idea o una spinta  verso una agognata meta.

Quindi  il perverso  mezzo di accumulo a che serve ? 

Se  poi per me sarà ostico ripercorrerlo ?

Può verificarsi la necessità di dover rivedere un'immagine ma mi smarrisco al solo pensarlo. L'andare ad esplorare nella galleria digitale una  particolare immagine  mi rende,a dir poco, un frustrato  incompetente.

Ovviamente parlo di una persona come me che non è un assatanato di informatica. Certamente ci saranno dei sistemi di ricerca di immagini ma non a tutti di facile uso.

Da questa realtà forse sarebbe molto interessante fuggire per  ritornare all'antico.


 L'album delle fotografie.

Era semplice sfogliarlo , potevamo dividerle secondo i nostri desideri ed erano in numero ampiamente gestibile.

Perché non pensare ad  una raccolta delle fotografie che più ci interessano?

La stampa di una fotografia la possiamo ottenere facilmente , probabilmente una stampante a colori è di facile accesso. 

Un album cartaceo di queste nostre care  immagini, particolarmente gradite , che nel futuro potranno  fornirci un piacevole ricordo, è da far rinascere.


Giuseppe Tocchetti

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